Era il 1955 quando Guido Berlucchi e Franco Ziliani si incontrano e diventarono soci per dare vita ad una delle più grandi aziende vitivinicole italiane, la Guido Berlucchi, di fatto un
sinonimo di bollicine.
Negli
anni
50, la Franciacorta non era ancora un punto di riferimento per la spumantistica italiana e, Franco Ziliani, da poco diplomato alla scuola enologica di Alba, dopo un viaggio in Francia vide nella Franciacorta un terroir
potenzialmente adatto alla spumantizzazione con metodo classico, tipico degli champagne.
Guido Berlucchi mise a disposizione di Franco la storica cantina Guido Berlucchi e, nel 1961 vide la luce
il primo spumante
della cantina, era il Pinot Spumante
Franciacorta. Franco Ziliani, da enologo
della cantina
continuò le sperimentazioni negli anni seguenti, affinando e migliorando le tecniche in un contesto di valorizzazione e di crescita di tutto il territorio di Franciacorta.
A Berlucchi va dato il merito di aver dato un impulso fondamentale allo sviluppo del metodo classico in Italia ed in particolare nella Franciacorta.
Ricordiamo che all’epoca della fondazione il metodo classico era quasi
ad appannaggio esclusivo degli champagne, che dominavano la scena con etichette del calibro di Dom Pérignon e prezzi molto elevati. In
trentino, nel
mentre, il metodo classico raggiungeva grandi risultati grazie al
lavoro di Giulio Ferrari e lo spirito imprenditoriale dei fratelli Lunelli con le loro bollicine metodo classico.
Il termine "dosaggio zero" è tipico nel mondo degli spumanti metodo classico, dove, successivamente alla sboccatura, viene aggiunto uno sciroppo contenente zuccheri per rendere più godibile il risultato finale. Questo liquido di rabbocco è anche conosciuto come "liqueur d'expedition" ed ha la caratteristica di avere un elevato tenore zuccherino. Quando il liquido con cui si rabbocca la bottiglia non contiene zuccheri aggiunti si ha uno "spumante dosaggio zero". Gli spumanti dosaggio zero sono qualitativamente superiori poichè la materia prima con cui è prodotto il vino base deve essere eccellente, non potendo compensare la mancanza di qualità con degli zuccheri. Sulla base della quantità di zuccheri contenuti nella bottiglia si hanno diverse tipologie di spumante come il Brut, oppure Extra Brut, per giungere al minor contenuto del Dosaggio Zero.